riCERCA su un'espressione-sensazione in estinzione(Il SILENZIO!) E ROMANO BATTAGLIA

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
walchicco@yahoo.it
00lunedì 24 aprile 2006 12:10
ora a parte quello militare e del disco per l'estate di NINI ROSSO il ligure,questa magica parola,che in oriente ha ancora un senso ,ma in occidente tra cucuzzari,pupi,fede-vespe,e così' VIA?abbiamo perso per le strade (quelle rae -ancora ghiaiate e polverose della dorsale appenninica e del centro sud italiano) ora io desidero chiedere se qualcuno di voi ha delle ricerche e scoperte e delle espressioni sù questa magica espressione?io ne riporto 2 due,nella speranza di trovare un seguito per degli imput di soluzioni? da un testo di gaz sul pittore e quadro del maestro Regianini:Il SILENZIO ,ai nostri giorni è un'astrazione,qualcosa diirreale.in quale zona del cielo NON può frecciare un aereo?Lo spazio non ha confini e il SILENZIO sulla terra non esiste più!La parola,quindi,aasume una sfumatura nuova rispetto al passato:acquista la malinconica preziosità delle cose perdute,come i riflessi polverosi degli antichi specchi che rimandano solo il ricordo della bellezza.E col SILENZIO,forse abbiamo perso la profondità di certe senzazioni che,inesprimibili a voce,vengono esaltate dagli sguardi e dai gesti senza parole.TENEREZZA,silenzio colmo d'amore,solo una carezza leggera e l'anima è nella mano.......Per rendere in immagine la malinconica solennità del silenzio,REGGIANINI ha dipinto una VENEZIA(non marghera e il fosgene?-anche in luiè espresso bene ilsilenzio dell'umano e del potere?!)una VENEZIA,senza tempo,che cede le sue ultime vestigia a una natura tacita e maligna e malandrina!Una gondola scivola VIA verso chissà quale destino e l'uomo che rema è una comparsa sù' una scena tragica.LUNIVERSO è muto,l'immensità è silente,una notte stellata ,può' rendere un uomoebbro d'infinito.ilSILENZIO è lode al SIGNORE,stà' scritto sui muri di un antico convento.Ma è la gioia muta di una madre,la più sincera lode al Signore per quel silenzio rotto da un tenero vagito....... per secondo ed ancora sul SILENZIO ????appartiene al giorno più brutto della mia vita,tremendo-tragico-assurdo-cattivo-inumano-insuperabile???il funerale ,prima della cremazione di mia moglie GLORIA,morta di tumore al seno a 48 anni,madre dei miei 2 figli! quel giorno alla cerimonia funebre,nella chiesa Cattolica di IDICE,un gruppo di amici-devoti di SAI_BABA hanno cantato alcuni bajhans-canti devozionali,tra cui?IL SILENZIO dell'amico Gabriele Ducross della PremaSOUND srl di ROMA!La Chiesa affollata è rabbrividita e le parole di questa musica corale (prima le donne ,poi gli uomini,poi tutti assieme dicono così': silenziosilenziosilenzio calmo dolcemente la mia mente, e scivolando piano lungo il fiume del tuo amore,M'immergo nel profondo........silenzio piano-piano,dolce-dolce......Non c'è angoscia solo amore-amore-amore-amore.Sarò' là' intorno all'UNIVERSO...sarò' il canto soave tuo che mi risveglierà.........Nel silenzio più profondo Ti vedrò'-Nel silenzio più profondo mi vedrò'-Nel silenzio più profondo vedrò' Nel silenzio più profondo.........Om Santhi -santhi-santhi(santhi significa?PACE!....................la stima che Vi porto abbatte tutte le remore e farVi partecipio è un gesto di braccia aperte e di enorme disponibilità
Rita.F
00lunedì 24 aprile 2006 17:23
Mimì: il silenzio. (15)

Urlo. Urlo più forte. Non ci sono vie di scampo, ho voglia di urlare, e urlo. Padre, sei ancora lì? Non ti sento più da troppo tempo. Padre, parlami! Sto urlando da tempo immemorabile, ma tu non mi senti. Ecco, ora per me, il silenzio è gelido. Non è un letto in cui dormire. Non è una pausa tra due note. Non è l’indugio di uno sguardo. E’ freddo. E’ indifferenza. E’ lontananza. E’ solitudine. Così, urlo. Per non sentirmi solo, urlo! Ma, da un cielo lontano, un dio pietoso mi ha detto che non serve. Mi ha spiegato che tu sei me. E se urlo, anche tu stai urlando, e le nostre voci si annullano. Se siamo uno solo, come potresti ascoltarmi, se grido? E’ un urlo muto, il mio, è ancora silenzio. Maledetto silenzio! Mi travolge, mi schiaccia, mi lega. Mi annulla. Ecco, sì: mi annulla. Allora… benedetto silenzio! Se è così, lo accolgo. Lo desidero, adesso; mi immolo al suo freddo abbraccio. Come gli animali a pupille dilatate, negli zoo, nei laboratori, nei macelli, o sotto il tiro di un fucile. Lo imploro. Come le foreste lo implorano, mentre gli uomini distruggono le loro dimore. Lo spero. Come lo sperano gli esseri umani, sbattuti e confusi da un mondo che gira in fretta; come si spera che il bene accada. Lo serbo nel cuore. Come nel loro cuore i bambini serbano il bene, nel poco che resta, prima che i grandi insegnino loro che la vita non può essere così. Ah, non ci sono parole per dire il silenzio. Con quali parole potresti descriverlo? Si accetta, si subisce, si gode, si soffre. Come puoi descriverlo? Il silenzio si compie non parlando, non facendo: stando, in modo passivo. Forse è puro pensiero. Il silenzio è pensiero. Quindi io sono silenzio. Ecco la mia sostanza, padre! Essa era prima di tutti i tempi, prima della vita, prima della carne. Poi fu il creato. Pensiero e carne si unirono. Passarono gli anni e… in essi vive una leggenda. Narra di un demone malizioso, che portò la discordia nel cuore degli uomini. Divise il padre dal figlio; da uno fece due, e spezzò il silenzio. Nacquero le opinioni e, con esse, la rabbia. Chi si schierò col padre, chi col figlio. Iniziò la guerra. Nessuno pensò più che i due erano uno, inizialmente. E che, per questo, non potevano urlare. Perché, facendolo, non potevano ascoltarsi. Nessuno pensò che il silenzio, e solo il silenzio, li avrebbe riuniti per sempre. “Il silenzio è ascolto, è la prima condizione per ogni tipo di comunicazione. Comunicare è un movimento semplice come il respiro. Nella semplicità, la comunicazione ritrova la propria magia ed esprime il nostro essere. E la parola, senza sforzo, viene fuori con le giuste pause, la giusta intonazione, come il frutto della consapevolezza.”

Rita.F
00lunedì 24 aprile 2006 19:24
Capirsi, comunicare, intendersi. Tra parole e silenzi
Erano idee, riflessioni, spunti sul silenzio, da una puntata del mio Mimì. Mimì raccoglie le energie, le parole, i pensieri della gente, perché si nutre di essi e vive.

Scrivendo oggi la lettera a Naserq, ho pensato a quanto sia triste che gli uomini non parlino la stessa lingua. Eppure, nonostante gli impedimenti espressivi e grammaticali, il classico arrancare nel panico di non saper scegliere meglio le parole giuste, c'è l'istinto che ti dice che sarai capito lo stesso. Anche se l'interlocutore non ti vede, anche se non sente la tua voce. Difatti così è stato. Una frase semplice può portare a una bella amicizia.



Questo libro è dedicato al silenzio, uno spazio necessario per ritrovare in nostra identità, per non perderci in sterminati campi incolti dove i sogni, come le piante, inaridiscono e muoiono.

La nostra vita scorre in mezzo al chiasso, tra fiumi di parole spesso inutili che servono solo a coprire le nostre incertezze, il disagio interiore quando siamo a contatto con gli altri. Ho sperimentato l'effetto del silenzio su di me, sulle mie sensazioni, sul mio animo nelle lunghe notti estive, quando in folla degli incontri pomeridiani al “Caffè de La Versiliana era ormai lontana e l'aria di protagonismo degli ospiti e del pubblico si era dissolta alle soglie della cattedrale verde del bosco, le voci. i discorsi, gli applausi si erano spenti. L'ho trovato, il silenzio, la notte, nel mio giardino, sotto il cielo stellato, in mezzo alle piante di pittosforo e rosmarino, tra il profumo delle rose, nel luogo dove mi piace pensare sosti l'anima che vuole ritornare bambina. In queste ore notturne, in compagnia di un gatto e al lume di candela, ho rievocato episodi vicini e lontani. Ho rivisto i volti di tante persone, ho risentito le loro voci, ho riflettuto sulla vita, sugli errori che mi hanno condizionato, sulle paure, sui sentimenti, sui dubbi che hanno frenato l'azione.
Un giardino ha cantucci nei quali è difficile far nascere quello che desideriamo. Le piante e i fiori, come i nostri progetti, sbocciano o muoiono, talvolta crescono quando meno ce lo aspettiamo. Ho segnato su piccoli fogli, che poi si sono mescolati, tutto ciò che mi è venuto in mente: rimpianti, paure, riflessioni sulla vita di tutti i giorni, su questa nostra età tanto progredita tecnologicamente e tanto umanamente regredita. Queste notti mi hanno permesso di rivalutare il silenzio: esso solo ci consente di ritagliare spazi di buonsenso per no essere travolti dal ritmo incalzante dell'arroganza dilagante, per intrecciare un dialogo sereno con noi stessi e con gli altri. Spero che la - breve - lettura di questo libro, sappia trasmettere a chi lo legge la serenità che ho provato io nello scriverlo.


Romano Battaglia
"Silenzio"
Ed. Rizzoli
Prima edizione: Maggio 2005

da www.romanobattaglia.it

Ti piace questo autore? A me molto, soprattutto l'uomo che è in lui.

[Modificato da Rita.F 24/04/2006 19.28]

Rita.F
00lunedì 24 aprile 2006 19:36
La voce del libro






Un libro che si chiama come me, quando firmo i racconti di Mimì.


Cielo



Questa incredibile storia d'amore è legata al cielo a cui tutti noi, almeno una volta, abbiamo rivolto una preghiera. Così mutevole esso ci sovrasta, diverso ad ogni stagione come le varie età della nostra vita. Anche per Paolo ed Anna ci sono cieli azzurri, limpidi, o infuocati come in un tramonto d'estate, oppure grigi e cupi come nell'inverno. Anna però, con la sua forza, il suo amore e il suo coraggio, riesce ad allontanare le nuvole che annunciano l'uragano e a far di nuovo splendere il sole sula sua vita.
Cielo è anche il nome di un bambino che il vento ha strappato, come una foglia da un albero in fiamme, alle atrocità della guerra del Kosovo e ha posato fra le braccia di Anna. Questa straordinaria storia d'amore, il cui destino era già scritto nei misteriosi affreschi di una tomba etrusca, ci accompagnerà come una lettura del cuore illuminando le nostre giornate. E' un romanzo intenso e dolcissimo che appartiene al tempo assoluto del ricordo felice.



Romano Battaglia
"Cielo"
Ed. Rizzoli
Prima edizione: aprile 2000
Rita.F
00lunedì 24 aprile 2006 19:42
Ecco il significato del mio nick, Walter
Cielosenzanumero

“Nel mio paese corrono gli alberi, corrono i cespugli e le distese di grano. I cieli sfrecciano con le loro nuvole di cotone bianco. Ma quando mi fermo e resto a guardare, ogni cosa si ferma con me. Dietro gli alberi, oltre i campi luminosi, sotto un cielo senza numero, in quel luogo dell’anima, riconosco la mia casa.”

Cielo
amoilmare
00martedì 25 aprile 2006 19:09

Sono contenta di essere qui tra voi...grazie per il calore che trasmettete con le vostre parole..grazie Wal per avermi regalato una lacrima mentre leggevo... sì, regalato, perchè anche le lacrime sono un dono, ci permettono di capire che siamo vivi e che abbiamo tanta vita dentro di noi...riconoscersi pur senza essersi incontrati, riconoscere delle anime simili alla propria, è un piccolo miracolo...ed io in questo momento sono davvero contenta... [SM=g27985]
Rita.F
00mercoledì 26 aprile 2006 19:29
Siamo felicissimi di averti con noi!!!

walchicco@yahoo.it
00giovedì 18 gennaio 2007 12:45
abbraccio multiplo-multipla(non FIAT!)(fiat voluntas TUA! Leggo il luogo dell'anima
cara Rita ho letto quello che ha scritto amoilmare!che dire ??saper donare una lacrima,come il sorriso e' e resta una senzazione di commozione ed emozione e di intensa felicita'! O forse mi e' facile colpire AMOilMare dato che come mi sveglio e' la prima cosa che vedo e osservo aprendo gli occhi??poi per avvicinarMi a Rita??guardo il cielo senza numeri con nuvole sparse verso lo strwetto di???ma di Malakka! a volte l'eco di Singapore si rivela con un singhiozzo,per la fortuna che mi e' capitata,non certo cercata!ma che non mi rendo ancora conto,perche' anche se vedo il bivio di Anam,devo ancora arrivarci per realizzare la scelata della salita Adesso spero di avere il privilegio di rileggere la malandrina amoilmare quanto prima perche' accarezza con dolcezza il mio egoismo!porca la miseria riuscire a fare sgorgare una lacrima??e' notevole per me!superiore a Bobby SOLO a SANRemo con la lacrima sul VISO in playBack! anche se a essere sinceri si rischia il frainteso e si arriva ad essere considerati dei patetici minoReitano in reiteraaggio Italia =itaaaaliAAAdi quelli all'estero??da quando ci vuol rappresentare quell'inetto ed indegno e unto e sporco di De' Gregorio???io dico e mi sento molto ,ma moltro di RSM repubblica di san Marino!
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:07.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com