Sosoli Primo

Lagoscuro
00martedì 8 dicembre 2020 10:34


Buongiorno a tutti, cerco notizie relativamente al nastrino sul petto e il fregio appuntato al braccio di questo militare, Sorsoli Primo, appartente al 128° rg. brigata Firenze, caduto nel Vallone Rohat - altopiano Bainsizza - il 22/8/1917.
Grazie, Fabrizio
Lagoscuro
00martedì 8 dicembre 2020 10:39

qui un ingrandimento con maggior dettaglio
bruno.chionetti
00martedì 8 dicembre 2020 10:45
Ciao,
il nastrino è il distintivo per le Fatiche di Guerra istituito a maggio del 1916 ed il distintivo di carica sul braccio è per un tiratore scelto (profilo di fucile con bretella), qui in versione non regolamentare in filo bianco in uso prima della guerra.
Lagoscuro
00martedì 8 dicembre 2020 13:31
Grazie Bruno, sapevo mi avresti risposto per primo 😉
Fabrizio
Lagoscuro
00martedì 8 dicembre 2020 16:20
A chi veniva attribuito il nastrino per le fatiche di guerra? O meglio, quali meriti doveva avere un militare per vederselo riconosciuto? Comportava un soprassoldo o riconoscimento economico?
Grazie


quinto.
00martedì 8 dicembre 2020 21:36

il nastrino è il distintivo per le Fatiche di Guerra

Non potrebbe essere il nastrino della Guerra di Libia / Italo Turca ?
bruno.chionetti
00mercoledì 9 dicembre 2020 09:31
Ciao,
Lagoscuro, se digiti in rete "distintivo per le fatiche di guerra" ti escono tutte le informazioni in merito.

Quinto
per quanto il particolare sia sgranato mi pare di vedere le barette di due colori (5 più due mezze ai lati), mentre se si trattasse di quella di Libia si vedrebbero solo cinque barre spesse il doppio di queste e molto scure (rosse= nero), lo stesso fondo, essendo blu e non azzurro si vedrebbe più scuro del bianco dei tricolori di questo...
Lagoscuro
00mercoledì 9 dicembre 2020 10:41
Credo abbia ragione Quinto, sono 11 bandelle bicolori. Le fatiche di guerra sono 6 tricolori affiancati, e ciò non corrisponde con l'immagine.

Grazie 1000 per l'aiuto, sempre efficentissimi.

Fabrizio
quinto.
00mercoledì 9 dicembre 2020 23:58
Per Bruno.
Grazie per la risposta. In effetti è difficile identificare quale sia dei due nastrini. Il dubbio viene anche dal fatto che questo ragazzo, anche se classe 1896, era stato in Libia dall’agosto 1914 come volontario nel “Regio Corpo delle Truppe Coloniali della Tripolitania”. Rimpatriato nel settembre 1916, passato in forza al 14° Pinerolo e poi, da maggio 1917, nella Firenze.
Interessante la precisazione che il distintivo di tiratore sia quello in uso prima della guerra; se ne può dedurre che avesse ottenuto la qualifica già prima.
Vorrei condividere la foto del disegno che ha fatto su una cartolina in franchigia indirizzata al padre, conservata all’Archivio di Stato di BS: una piccola opera d’arte.

bruno.chionetti
00giovedì 10 dicembre 2020 13:40
ciao...

la foto è troppo sgranata per avere assoluta certezza.
ho coretto un po i toni e a me sembra ancora di vedere il doppio colore e che comunque la riga rossa sia troppo stretta per essere quella della medaglia di libia e poi, cosa che inganna e che potrebbero essere solo ombre, sono le due mezze striscie alle estremità...

Del resto, se le date che citi sono corrette, non avrebbe avuto diritto al distintivo per le fatiche di guerra perchè dal settembre del 16 a quando fu ucciso è meno di un anno..a meno che non abbiano contato anche il periodo precedente il rimpatrio...

Dunque...COSI E' SI VI PARE.....

Non so come venisse conseguito il distintivo di tiratore, se al reclutamento o con appositi corsi, comunque è probabile lo abbia staccato dalla giubba turchina. Dovessi proprio dire, nella foto appare anche cucito appena alle estremità e potrebbe essere stato aggiunto per la foto, non è la prima volta che mi capita di vedre nei ritratti galloni e distntivi fissati in modo improvvisato anche con degli spilli...


Bellissimo il disegno, degno dei migliori disegnatori di "donnine" dell'epoca...grazie per la condivisione....
Lagoscuro
00giovedì 10 dicembre 2020 16:02
Re:
bruno.chionetti, 10/12/2020 13:40:

ciao...

la foto è troppo sgranata per avere assoluta certezza.
ho coretto un po i toni e a me sembra ancora di vedere il doppio colore e che comunque la riga rossa sia troppo stretta per essere quella della medaglia di libia e poi, cosa che inganna e che potrebbero essere solo ombre, sono le due mezze striscie alle estremità...

Del resto, se le date che citi sono corrette, non avrebbe avuto diritto al distintivo per le fatiche di guerra perchè dal settembre del 16 a quando fu ucciso è meno di un anno..a meno che non abbiano contato anche il periodo precedente il rimpatrio...

Dunque...COSI E' SI VI PARE.....

Non so come venisse conseguito il distintivo di tiratore, se al reclutamento o con appositi corsi, comunque è probabile lo abbia staccato dalla giubba turchina. Dovessi proprio dire, nella foto appare anche cucito appena alle estremità e potrebbe essere stato aggiunto per la foto, non è la prima volta che mi capita di vedre nei ritratti galloni e distntivi fissati in modo improvvisato anche con degli spilli...


Bellissimo il disegno, degno dei migliori disegnatori di "donnine" dell'epoca...grazie per la condivisione....



Che mi porta ad escludere le fatiche di guerra, non è tanto la tonalità delle righe, ma il numero. 18 per le fatiche di guerra, 11 per la guerra Italo Turca.

La considerazione del distintivo di tiratore scelto applicata all'uopo per la fotografia è interessante

Fabrizio




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