Axl, potremmo darci del tu, visto che nel forum tutti lo fanno?
Le riunioni con il comitato giudiziario sarebbero state solo due, ma io mi sono appellato contro la sentenza e quindi ce n'è stata una terza.
La lunghezza del "processo" è dipesa dal fatto che io non ho accettato passivamente le loro accuse e conclusioni. Per esempio, quando alla fine della terza riunione, quella dell'appello, dopo essersi riuniti in privato per decidere, gli "anziani" mi volevano leggere i "capi di accusa", consistenti in alcuni passi in cui si parla di persone che hanno rinnegato la fede in Cristo (Rom. 16:17,18; 2Tim 2:16-18), io mi rifiutai di accettare questa lettura, dicendo con fermezza che non potevano applicare a me questi passi biblici, in quanto io non avevo rinnegato nella mia lettera nulla di ciò che concerne la Fede cristiana.
Anche nelle adunanze precedenti, la discussione fu a tratti piuttosto animata, ma mi rendevo conto che qualsiasi mia argomentazione o ragionamento non venivano minimamente recepiti. Non mi trovavo di fornte a delle
persone, con cui fosse possibile un confronto e un dialogo autentici, ma a dei
funzionari che applicavano le regole dell'organizzazione.
Ricordo anche che uno degli "anziani" aveva appoggiato sul tavolo davanti a me una letera della Betel che mi riguardava. Io riuscii a sbirciarne il contenuto e notai che la Betel si riferiva a me con l'espressione "il Lorenzi", anziché "il
fratello Lorenzi"...
Durante l'intera durata del processo avevo la precisa impressione che la sentenza fosse già stata decisa e che anche un mio eventuale ripudio non ne avrebbe cambiato l'esito.
Alla fine, quando mi dissero che ero stato disassociato, io notai che i membri del comitato erano alquanto turbati: l'espressione era di chi è consapevole di aver commesso un'ingiustizia...
Uno dei "fratelli" mi disse che gli dispiaceva per l'accaduto. E io replicai: "Ma come puoi dispiacerti di aver fatto ciò che è giusto, secondo la volontà dell'organizzazione?".
Questi "fratelli" mi volevano alla fine salutare, stringendomi la mano.
Io rifiutai questo "ultimo saluto", dicendo che lo ritenevo una forma di ipocrisia: da lì a poche ore, infatti, dopo l'annuncio da podio, non mi avrebbero più salutato. Potevano quindi evitare di salutarmi anche da subito.
Puoi trovare altre informazioni sul mio processo qui:
www.infotdgeova.it/esperienze/processo.php
E anche qui:
www.infotdgeova.it/garante.php
Ciao
Achille