Ciao a tutti,
mi sembra una cosa impossibile l’essere io a raccontare un’escursione a un rifugio!!
Ci proverò, con la speranza di riuscire nel compito nel miglior modo possibile!
Cominciamo :
domenica mattina
, all’alba delle 10,20 partenza in
, destinazione Piani di Praglia, altitudine mt. 550 dove arriviamo alle 11.
Parcheggiate le auto, caricatomi macchina fotografica e binocoli, l’allegra spedizione (io, mia moglie, cognato con moglie, figlio la sua ragazza e una nipote) alle 11,10 si mette in cammino,
Vengono lasciate dall’auto due nipoti (pelandroni peggio di me) e la suocera.
Dopo circa una mezz’oretta di cammino arriviamo in un falsopiano, dove troviamo il 1° motivo che mi fa subito venire in mente sia Flavio che Nicola!! Guardandoci attorno ne vedo subito un altro a poche centinaia di metri e subito accorro per poter immortalare il tutto per poi postare!!
Nello stesso tempo perdiamo tre componenti dell’allegra spedizione figlio,ragazza e nipote in quanto per problemi respiratori la ragazza di mio figlio deve ritornare indietro onde poter fare il “ventolin” scordato in macchina (accidenti anche lui poteva cercarsene una con un po’ meno acciacchi!!),
Proseguiamo quindi in quattro, arriviamo dopo circa un’altra ventina di minuti dalla sbarra dove inizia il “Parco del Monte Pennello”.
Di qui, con il cannocchiale riesco ad intravedere il rifugio. 45 minuti di cammino e finalmente arriviamo a destinazione., il Rifugio di Punta Martin. Durante il tragitto abbiamo incontrato solo una coppia di marito e moglie che già rientravano.
Sorpresa
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
E’ sì, invece di trovare un rifugio troviamo ben due Bivacchi!!
Il primo infatti è il Bivacco Battista Zucchelli e il secondo il Bivacco Monte Pennello, entrati nel loro interno li troviamo entrambi pulitissimi (cosa, qui da noi, praticamente impossibile) con dei tavolacci per sedersi, un tavolo e una stufa con relativa legna. Sul tavolo un libricino dove leggiamo è possibile lasciare una piccola descrizione e le firme di chi lo ha visitato.
Esco fuori, a fianco della porta noto (cosa di cui non avevo visto all’arrivo forse perché gli occhi erano leggermente velati dal sudore che copioso scendeva dalla fronte o per
) i nominativi dei vari rifugi e …………… l’altezza s.l.m.!!! ossignur 995 mt !!! mi sembrava una presa per i fondelli, dopo tanto cammino nemmeno essere arrivato a 1000!
Da buona volpina, e incaz..to nero, mi guardavo in giro e scoprivo subito il modo per raggiungere gli agognati 1000, salire sulla montagnola dietro, più alta un paio di metri del tetto e quindi sorpassare la famosa soglia dei 1000 mt.!!!!!!!!!!
Qui in questo momento vedevo ciò che non ero mai riuscito a vedere, e così bene !!!
Il Golfo di Genova completo, dalla periferia di Savona a quella di La Spezia!! Che spettacolo, Genova città e tutte le delegazione sia a levante che a ponente sotto di me!!! Veramente uno spettacolo da lasciare a bocca aperta!! Il mare di un calmo impensabile solcato da motoscafi che lasciavano la loro scia bianca, alcune navi in rada, insomma cose da altri tempi!!
A proposito di cose d’altri tempi, altra scoperta, vicinissimo ai due rifugi i resti di una casermetta bellica con a fianco da una parte un piedistallo in cemento immenso (circa 10 mt. Per 10 mt. e un altro un po’ più piccolo.
Da un’altra coppia (la seconda in tutto il viaggio) che era lì al rifugio, siamo riusciti a sapere che sul piedistallo più grosso, in tempo di guerra, c’era un’artiglieria navale molto grossa mentre sul piccolo una postazione antiaerea.
Fatte le fotografie e guardato l’orologio (erano ormai le 14) rientravamo all’auto anche perché (chissà come mai) lo stomaco tirava dei rugli impossibili!!
Veramente una bella gita.
Scusate se l’ho fatta un po’ lunga, ma visto che è l’unica fatta sin’ora, lasciatemela passare !!! ??
Ciao e appena riesco a scaricarle dalla macchinetta vi posto le foto, un altro modo di vedere Genova!