[Tor] "Anche se per toccarlo davvero, credo mi debbano spuntare un paio di ali."

Lucrezia Shirokokoro Ciccolella
00sabato 16 luglio 2016 21:02
Draugceleb - Sanja
RIASSUNTO

E' al tor che si incontrano la postulante dei druidi e l'elfo. Differentemente dalle aspettative, la ragazza si dimostra essere un essere del tutto particolare, portatrice di una semplicità che fa nascere il sorriso. Il colloquio è breve, il tempo di presentarsi e di scambiarsi qualche opinione ma basta. Infine si separano l'una verso la foresta e l'altro verso il tempio.

COMMENTO

Grazie alla player di Sanja per la compagnia piacevole. Alla prossima dunque. :D

REGISTRAZIONE

SANJA [tor] Certo che arrivare sulla cima, è una bella faticata! E dire che lei, è abituata a camminare...dunque adesso eccola lì seduta a guardare il panorama e a rilassarsi, in attesa di affrontare la più facile discesa. Le mani, accarezzano l'erba verde e di tanto in tanto, fa dei respiri profondi, la testa in alto a guardare il cielo e qualche uccello che di tanto in tanto, passa. Uno sbuffo poi, mentre decide di sdraiarsi e magari, fare un riposino in tutta tranquillità. Oggi, è vestita con una fascia rossa al seno, un paio di pantaloni larghi dello stesso colore e un paio di sandali di cuoio marroni. I capelli, sono tenuti sciolti e liberi di muoversi dove vogliono, quando la brezza leggera l'accarezza.

DRAUGCELEB [sentiero verso cima] Le gambe si stringono maggiormente sui poderosi fianchi dell'ombra nera che galoppa verso il tor lungo il sentiero e che per lo sforzo di questo esercizio sbuffa. I piedi dell'areldar sono ben saldi sulle staffe e ovviamente puntati verso il basso, mentre solo la destra trattiene le briglie. Si abbassa il busto, per evitare un ramo troppo in basso o forse è proprio il contrario, forse è proprio l'elfo che si trova troppo in altro, di certo pero’, le ombre delle due alte figure corrono sul suolo come nuvole plumbee. I capelli d'argento sono coperti dal cappuccio del manto nero sdrucito, che poco copre invero la tunica e i pantaloni neri, che più che avere questo colore, oramai sono diventati grigi per la polvere e per le ronde costanti al tempio. Il viso è coperto dalla sciarpa che usa ormai sempre, ma solo per quanto riguarda la zona solcata dalle cicatrici che quindi non sono evidenti. La lunga elfica è sul lato sinistro, ben ancorata alla vita dell'elfo tramite una cintura. Dopo un po', ecco il tor, e le gambe lasciano la presa coadiuvate dalle briglie che tirano il morso per far rallentare Morgor. Ha visto da lontano una figura distendersi ed ecco che adesso la scorge benissimo anche con un solo occhio libero dalla sciarpa. Porta il frisone a dare completamente il fianco destro alla figura distesa, è la prima volta che la vede. Rimane in silenzio per un po', curioso di vedere come si muoverà la donna.

SANJA [tor] Rimane lì sdraiata, gli occhi chiusi e un sorriso pacifico sulle labbra. Da quando si trova sull'isola, è la prima volta che mette piede al tor. Ha visto gli alberi con le mele, emanare il loro profumo che se ci pensa, le sembra di sentire anche lì dove si trova adesso. Respira profondamente, stiracchiandosi, il naso che si arriccia, mentre il sorriso si fa più ampio. Poi, apre gli occhi. [Sid et naturalis.] La voce ancora bassa, dato che si stava addormentando per davvero e di nuovo, si rimette seduta. Uno sbadiglio, mentre si stiracchia una seconda volta e poi, si passa le mani sulla faccia. [Bel cavallo...] Aggiunge dopo qualche istante. Il suo volto, ancora non lo può vedere. Ma poco importa.

DRAUGCELEB [tor] Meglio di quanto si aspettasse da un'umana, non sembra impaurita, nè effettivamente dovrebbe esserlo o forse si, in ogni caso Morgor a sentire quel complimento a lui rivolto, nitrisce e sbuffa quasi a ringraziare. Rimane ancora in silenzio, uno come lui non ha fretta nelle azioni o nei modi di fare e l'unica cosa con cui potrebbe identificarlo in futuro è proprio il cavallo oltre agli anelli dei genitori che ha sempre con se. Il piede sinistro esce dalla staffa mentre la gamba destra compie un movimento rotatorio sulla sella per unirsi alla gemella e smontare con un agile balzo. (agilità +4) Lascia che il cavallo si allontani, sono gesti che compie con lentezza ma estrema eleganza e regalità. Si staglia adesso per il suo metro e 96 di fronte alla ragazza e solo adesso porta la destra a togliere la sciarpa dal volto e la sinistra a calare il cappuccio scoprendo orecchie e capelli d'argento ma dando anche agli occhi i loro colori cangianti del ghiaccio e dello smeraldo. Un'altra druida dunque, meglio così, al suo arrivo più di sei mesi fa, non erano così comuni da trovare. Adesso che ci pensa non vede Achesta da molto. [Sid et gloria druida. Non è saggio addormentarsi fuori dalla fortezza.] Oggi ha trovato lui, ma molti sono quelli che girano per quelle contrade. La voce è calda e calma mentre tinteggia quella possibilità, tutti i druidi sono molto particolari nel loro insieme, deve conoscere Cadno e il loro superiore, un po' per curiosità, un po' perchè mancano alla sua gamma di conoscenze che dell'isola fanno parte.

SANJA [tor] [Sì, mi hanno già avvisato.] Sorriso ancora un po' addormentato, mentre lo guarda scendere da cavallo. [Ma qui, non ero ancora venuta e ho pensato, che sarebbe stato bello, salire e vedere il panorama.] Le mani, vanno di nuovo ad accarezzare l'erba. [Il vostro saluto, ancora non lo conosco. Che cosa vuol dire?] Domanda, voltandosi adesso verso di lui, per osservarlo. E' il primo elfo che incontra sull'isola, sebbene non le siano affatto sconosciuti. Silenzio quindi, dopo averlo studiato per un po', torna a guardare il panorama. [E' meraviglioso, vero? Credo aspetterò il tramonto, prima di tornare a casa.] Anche lei, per quanto riguarda gli altri druidi, non li vede da un po'. Teobromie le manca e anche la piccola Naresh. [Voi, è da tanto che siete arrivato sull'isola?] Si alza in piedi, mentre glielo domanda. Come se quel gesto, le possa davvero servire per vedere meglio quanto la circonda. Più piccola dell'elfo, per quanto riguarda l'altezza. Non gli si avvicia, preferendo rimanere dove si trova.]

DRAUGCELEB [tor] La osserva per un po' ma quando parla del panorama si muove verso il lato del tor che si affaccia sul tempio arrivando al limite del sensato per osservare il tempio senza dare tuttavia le spalle ad alcuno che non sia Morgor per vedere se la situazione è ancora calma. Gli armigeri continuano a muoversi sul perimetro del tempio e uno di loro osservando l'alta figura in lontananza, muove una torcia accesa in vista del calare del sole. Tutto è come dovrebbe essere e per questo si fa indietro girando il capo verso la ragazza e muovendo un sorriso debole per stanchezza protratta ma che trattiene per se, distendendo le cicatrici del viso. [E' più vicino al cielo di altri luoghi.] Risposta strana forse ma intrinseca alla natura di un elfo areldar, che è alle stelle che guarda piuttosto che al folto come i silvani. [Il saluto è quello dei cavalieri di Avalon, difensori dell'isola e della dea...] Lascia in sospeso la frase, la malinconia lo assale sulle sorti dei cavalieri e adesso che ricorda, deve mandare una missiva ad Edave per sapere della mano e a Torgar per sapere dei tomi. [Sono ormai otto mesi che sono qui.] Per un attimo, mentre si muove verso l'interno del cerchio con estrema noncuranza, quasi fosse solo con i suoi pensieri, la lunga tintinna ma non fa null'altro. [Draugceleb, elfo areldar e cavaliere esploratore.] Si presenta, aspettando che faccia altrettanto, anche se non ha fretta che lo faccia. [Conosco Achesta.] Il che non è una bugia, ma forse ha compreso che oltre l'amicizia nulla più può esservi.

SANJA [tor] Alza un braccio, in modo da poter ''toccare'' il cielo, ma già sa, che non lo può toccare. Così come le nuvole o le stelle. [Avete ragione. Anche se per toccarlo davvero, credo mi debbano spuntare un paio di ali.] Breve risata, mentre riporta giù il braccio lungo il fianco. Sorriso che rimane sulle sue labbra. [Cavalieri di Avalon, difensori dell'isola e della dea.] Annuisce a quelle parole appena ripetute. [Io, sono Sanja. Postulante. Mi fa piacere, che conosciate Achesta. Io, l'ho conosciuta da poco.] Silenzio di nuovo, si volta a guardare verso il sentiero. [Tra poco, sarà ora di rientrare...] Per poi voltarsi verso di lui. [Dunque, elfo areldar e cavaliere esploratore.] Dice. [Cosa andate ad esplorare, quando non siete con i vostri colleghi?] Sempre pronta a fare nuove conoscenze, molte volte per curiosità. [E conoscete anche gli altri druidi?]

DRAUGCELEB [tor] Inarca il sopracciglio sinistro al suo muovere il braccio, ruota il cielo e alcune stelle cominciano a muoversi, per mostrare la loro presenza. Risponde alla risata con un brevissimo suono cupo che gli fa piegare il capo verso il basso e chiedere gli occhi per la semplicità con cui è accaduto. Adesso che ripensa alle figure dei druidi, sa che ci sono ma per lo più gli appaiono oscure, e tuttavia, forse potrebbero esserci delle novità tra le loro fila, se è vero che c'è qualcosa che tra gli uomini si muove sotto il nome di affetto e che questo è volubile e molto. [Osservo e controllo che nulla muovi la quiete apparente dell'isola.] Sono parole posate, tranquille ma piene di significato, perchè se anche l'altra non può percepirlo, nell'aria c'è odore di sangue, piuttosto lontano, la madre deve aver permesso che il normale corso della vita facesse il suo corso tra i figli che posseggono il cuore ma non la parola. (senso sviluppato) [Solo di nome, so che vi è Cadno, il vostro superiore, Achesta e adesso voi...] Lascia in sospeso così che l'elenco possa essere concluso se vi è necessità dall'altra. In realtà l'areldar conosce anche un'altra druida, ma questo non può saperlo perchè l'ha sempre e solo vista come una lupetta nera e mai con forma umana e a lei ha dato del cibo e qualche coccola.

SANJA [tor] [Avete ragione, sapete?] Parlando della quiete apparente dell'isola. [Sembra così strano, che si possa stare così tranquilli. Qui, c'è tanta magia e se nessuno ci giocherà, non verrà mai rovinato nulla...] E lo dice, come se la sapesse lunga. Si riprende quindi alle sue parole su Cadno. [Il mio superiore? Non so che dirvi, dato che per quanto ne so, è postulante anche lui..,] Inspira l'aria ora, mentre pensa a qualcosa sui druidi. [Sapete? Dovreste conoscere anche Teobromie. Lei, è la nostra arcidruida e poi, c'è Naresh, Lei, è un bardo.] Tace quindi a quel punto, non sapendo se oltre a quelli appena nominati, ce ne sono altri e che magari, sono partiti. [E' bello però, essere qui. Quando ho lasciato la mia casa, avevo già in mente di venire sull'isola, anche per via di quello che avevo letto sui libri e pure quello che altri viaggiatori, ci avevano fatto.] Compagni di viaggio, che non sa nemmeno se rivedrà. [La prima notte però, l'ho trascorsa a Barrington. Lì, mi hanno detto che è meglio evitare di girare, se non si è armati. Ma di tanto in tanto, ci devo andare. C'è un uomo, che non vedo da un po' di giorni e mi manca...]

DRAUGCELEB [tor] Il sorriso si fa un po' più largo e affilato osservando l'umana, i suoi modi di fare e le sue parole. [C'è molto più della magia qui, un costante pulsare che muove me e voi Sanja e muove il corso degli eventi e può avere tanti nomi e tante sfaccettature. Può essere la dea...può essere Iluvatar...può essere tanto altro...] Si chiude in un sussurro tuttavia percepibile quel suo discorso, accompagnato dallo sguardo di ghiaccio che si perde verso il tempio e lontano di più, verso quella che è la magione dalla quale manca da qualche tempo. Forse è arrivato il momento di tornarci o forse no, non ancora. [No, non mi riferivo a Cadno ma proprio a Teobromie.] Un nome che trattiene e che fagocita come quello del bardo Naresh, ma la malinconia lo attanaglia ancora quando motivazioni vengono aggiunte al viaggio di Sanja verso l'isola. [Quando si giunge qui per un motivo è sempre un buon modo con cui partire.] A sentire Barrington si irrigidisce, nella postura ma non portandosi troppo lontano da quella che è la solita postura degli elfi. Ricorda il viaggio fatto con Achesta, il suo cambiamento e tanto altro, molto bene. [Vi hanno informato bene.] Assimila la notizia dell'uomo ma non chiede, sono vicende che non gli interessano e che sono personali e nonostante la curiosità tipica degli elfi, ha altro a cui pensare.

SANJA [tor] [La dea, decide sempre cosa farci fare. Ci dona dei consigli che poi, tocca a noi seguire o meno.] Ma la sua voglia di libertà, è sempre presente e scalpita ogni volta che tenta di uscire. [Si è fatto tardi adesso.] Guardando verso il sole ormai prossimo al tramonto. [Mi ha fatto piacere conoscervi. Anche se ora purtroppo, vi devo lasciare...] Un inchino in sua direzione. [Sid et naturalis sir. Sono certa, che le nostre strade, si incroceranno di nuovo.] Gli sorride, per poi voltarsi e iniziare la discesa. Lentamente. Solo una volta ancora si gira e alzato il braccio sinistro, fa all'elfo un ultimo saluto. Da lì poi, ripartirà e tornerà alla fortezza.

DRAUGCELEB [tor] Ascolta ancora, soppesa, decide per se e per altro e per altre cose da fare o meno. Annuisce alle parole di commiato, lui dovrà tornare al tempio e Morgor è ancora lì che bruca qualcosa. [Sid et gloria Sanja.] Non è da lui perdersi in troppe effusioni e sarà con un inchino che risponderà al saluto della ragazza mentre la osserverà poi sparire nella foresta. Recuperato Morgor, rimonterà in sella senza difficoltà alcuna. La destra risistemerà la sciarpa sul volto e anche il cappuccio per poi muoversi verso il tempio dove rimonterà la guardia, la notte è ancora interminabile e senza riposo e dubbi affollano la mente, e si fanno via via più pressanti.

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