valux
00martedì 30 aprile 2013 18:35
RIASSUNTO: L'aspirante Eilein, cammina lungo i giardini interni per la sua riflessione abituale li, nella zona del sacro Fuoco, incontra Arshal stanca e spossata; su suo invito si siede accanto a lei e fra loro inizia un dialogo, esplorativo e conoscitivo.
EILEIN La giovane mezz'elfa ha finito da parecchie ore le proprie faccende ed ora, dopo aver cenato ed essersi sistemata per la sera riesce dalla propria alcova per dirigersi verso i giardini e prendere un poco d'aria e riflettere su come sta procedendo la propria vita: come d'abitudine adora farlo sotto le stelle del cielo ed in mezzo alla natura. Si la Madre é là qualche parete più distante ma, secondo la propria cultura, ha sempre interiorizzato il fatto che la Dea é ovunque non solo in uno spazio chiuso e rappresentata da una statua. Il passo é abbastanza veloce e non passa molto che si ritrova già sul sentiero dei giardini interni pronta a passare in rassegna le tre zone sacre come se l'aiutassero a riflettere meglio. Indossa il suo abiutale abito azzurro chiuso alle spalle da uno scialle di lanetta bianca, i capelli sono sciolti ma intrecciati con dei fiori dello stesso colore mentre i piedi sono scalzi intenti ad accarezzare l'erba
ARSHAL [Giardini Interni/Sacra Torcia] la Custode è circondata dalla distruzione causata da Nyule...attorno a lei rami spezzati, alberi sradicati e piegati...ma la fiamma della Torcia arde, come sempre, è viva. La sacerdotessa è seduta a terra, le gambe incrociate ed i palmi delle mani posati a terra. Basterebbe un'occhiata per notare la sua stanchezza: i capelli sono sciolti e scomposti, il volto ambrato più pallido del solito, gli occhi cerchiati, il capo abbassato. La sua fiamma sembra morente, ma no, le figlie del Meriggio non possono perdere il fuoco della Madre! Indossa un mantello rosso, fermato da una spilla rotonda, che copre del tutto l'abito sacerdotale...è scalza, come sempre, e sulla fronte è immancabile e irrinunciabile la stella scarlatta, che la segna come ancella della Madre.
EILEIN [Giardini Interni/Sacra Torcia] Fa ancora qualche passo in avanti dopo essersi soffermata sulla Fonte procedendo in direzione della sacra torcia, curiosa di capire cosa le dirà. Gli occhi al momento sono fissi sul sentiero, non si guarda attorno, è concentrata solo su di se e la sua condizione, ma dopo poco si ferma girando il capo attratta dalla presenza di qualcuno. Ecco li una delle figlie del Meriggio, a terra, l'aspetto è stanco apparendo parte dello scempio circostante; veloce esce dal sentiero e si avvicina a lei chinandosi accanto alla stessa. {Sid Arshal} con tono tranquillo ed accomodante { siete provata mia signora, vi posso aiutare?} non aggiunge altro non sapendo ancora in che posizione mettersi rispetto a loro e come aiutarle ma rimane li attendendo un suo dire.
ARSHAL [Giardini Interni/Torcia] abbassa le palpebre, nascondendo gli occhi chiari alle ombre di quella notte. Una voce la raggiunge ed Arshal la riconosce del resto, quante persone dimorano al Tempio, senza essere un'ancella della Dea. Se fosse una fanciulla su cui la Triade ha già posto il proprio sguardo, lei lo sentirebbe, perché mai il loro legame può essere ignorato, o spezzato. ''Sid, Eilein.'' pronuncia, dunque, mantenendo gli occhi chiusi, schiude le labbra e lascia che la sua voce calda e profonda si liberi nell'alba...ma sono lente le parole che si susseguono ''Sì, sono provata, ma passerà presto. Sedete con me, un po' di compagnia è l'unica cura di cui posso avere bisogno.''
EILEIN [Giardini Interni/Sacra Torcia] Rimane a fissare la donna ancora un po' cercando di percepire quelle emozioni che adora "rubare" agli altri per imparare a conoscerli e ad evitare chissà quali ostacoli, insormontabili? Chissà {Volentieri si, grazie} allarga appena il vestito portando la parte posteriore ben sotto il didietro per non sgualcirlo e quindi siede accanto a lei {Sono felice che vi possa servire solo compagnia, ho notato il disastro} mormora { ce la si farà a rimettere tutto apposto com'era una volta vero Arshal?} chiede quasi preoccupata e poi riprende { Adoro passeggiare qua fra questi angolo di vita e vederlo cosi mi fa solo stringere il cuore}. Appoggia poi le mani a terra per appoggiarsi ad esse quindi inclina il capo socchiudendo gli occhi per godersi la brezza serale.
ARSHAL [Giardini Interni/Torcia] muove il cenno in segno d'assenso ed infine apre gli occhi, andando a posare lo sguardo sul volto dell'aspirante. "Il Cerchio non ha mai fine." è bassa la sua voce, più bassa di quanto non sia solitamente, poco più d'un sussurro ma il silenzio del giardini e l'udito raffinato della mezzelfa dovrebbero consentirle d'udire ogni parola "Tornerà tutto a vivere e molta vita esiste ancora in questo luogo." Scuote leggermente il capo, poi, come se non fosse sicura che quella sia una buona idea "Forse non tornerà tutto come prima, ma potrebbe essere migliore."
EILEIN [Giardini Interni/Sacra Torcia] Non apre gli occhi non la guarda ma sente lo sguardo di essa su di lei mentre ascolta le sue parole pronunciate con un fil di voce e quindi ribadisce il concetto dopo averlo interiorizzato. {Si certo il ciclo è continuo è vero} apre appena gli occhi dando una rapida occhiata intorno e ripensando anche a quanto ha intorno, la freschezza della fonte, questo giardino un tempo rigoglioso e la terra arida sul fondo. {Quindi tutto sarà lasciato sempre ai voleri della Dea.. nessuna mano deve modificare questo equilibrio.. è giusto?} chiede un attimo perplessa e poi annuisce di nuovo al suo dire sorridendo alla stessa sacerdotessa scrutandone il viso provato cosi come il fisico.. un nuovo pensiero, una nuova frase.. migliorare, rimane zitta qualche frangente e riprende poco dopo { si diverso ma migliore} ripete come stesse macinando la cosa sempre riferita a se {ogni rinascita è una miglioria in effetti, si prende la cosa vecchia e si tramuta in qualcosa di nuovo lasciando che quanto è brutto venga modificato e migliorato o mi sbaglio.. anche la natura fa così} la guarda di nuovo spostando le iridi vuiola su di lei.
ARSHAL [Giardini Interni/Torcia] "Oh, no, Eilein, no." pronuncia la Custode, con la Custode, con il tono di voce sempre alto come un sussurro, che sfugge a fatica dalle labbra "Se così fosse, nessuna sacerdotessa avrebbe motivo d'esistere. Questo luogo verrà curato e ogni persona deve contribuire attivamente al mantenimento dell'equilibrio. In fin dei conti, in questa terra noi viviamo ed è giusto che siamo noi a preservarla." Un breve cenno d'assenso ed Arshal parla ancora "Ogni rinascita porta qualcosa d'uguale: la vita, il Cerchio é qualcosa di diverso, perché ogni cosa è unica, come lo è ogni persona, ma Io spero che sia migliore, sì, ma non posso dire che sempre lo sia" sospira "E' vero, però, che ogni nuova vita ha lo scopo d'insegnare qualcosa di nuovo...ma questo qualcosa...non sempre passa attraverso gioia e bellezza.'' osserva Eilein, con un'attenzione vaga, ma innegabile.
EILEIN [Giardini Interni/Sacra Torcia] Di nuovo con le iridi fisse su di lei ne ascolta la spiegazione che le sta riservando e quindi annuisce appena {capisco Arshal non ho riglettuto molto sulla cosa in effetti ed è ovvio che anche senza ordini diretti ci metterò del mio. Cosi qualcosa di me sarà qui..} Sorride guardandola ancora e riprende ad ascoltare le sue sagge parole, parole che ogni volta la aiutano ad interiorizzare qualcosa di più, poi, colpita da una sua frase e dal suo sguardo particolare si ferma chiude gli occhi e prende un bel sospiro per riaprirli poco dopo. { e anche attraverso cosa? Il dolore ed il sacrificio?} chiede schietta pensando anche alla figura della cara Sinhé ed alla vita che a passato.
ARSHAL [Giardini Interni/Torcia] "Io, Samarah e Nyule dovremmo occuparci di queste betulle se vorrete, potrete aiutare, sicuramente quando sarà il momento di ripulire questo disastro avremo bisogno d'aiuto." sorride, ma subito le labbra tornano a piegarsi ed il volto si fa serio "Dolore, sacrificio, gioia e piaceri la Dea è in ognuna di queste cose, come lo è la vita ed dobbiamo imparare ad affrontarle, se vogliamo crescere, anche se nessuno ci chiede di non piangere, o d'imparare a non soffrire. In fin dei conti, allo stesso modo, ad un'iniziata è fatto divieto d'avere un amante, ma non le si può proibire d'amare e ad una sacerdotessa si può richiedere di giacere attorno ai fuochi di Beltane, ma non d'amare chi il suo cuore non ha accolto spontaneamente" sono dolci quelle parole sulle sue labbra.
EILEIN [Giardini Interni/Sacra Torcia] {Ci sarò di sicuro Arhsal, adoro prendermi cura delle piante e veramente� potessi riportare in vita solo una di queste ed i fiori sarei appagata di molte molte altre cose di cui sono stata privata} dice appena spostando ancora le iridi fra lei ed il giardino ritornando poi su di lei quando amplifica quanto ha accennato prima, il tono della sua voce è cosi calmo e dolce e la mezza si culla in quello. {amore.. l'amore può essere in tante forme o mi sbaglio?} annuisce però capendo benisismo le sue parole {siamo sottoposte al suo volere, ma se siamo qua è anche perché l'abbiamo accettato in ogni altra forma} Fa benissimo riferimento alla domanda che ha lasciato la sua domanda ai piedi della Dea, chiedendosi se mai la stessa ha già letto nel suo cuore e ha tessuto il destino per lei..
ARSHAL [Giardini Interni/Torcia] muove il capo in segno d'assenso, ma rimane sempre ferma, quasi del tutto immobile. Il palmo della sua mano pulsa appena, là dove Hagall ha inciso la carne con l'athame, ma lei lo ignora, sa che non è una grave ferita. "Sì, credo anch'io che l'amore abbia molte forme. Quello dolce e candido della Vergine, che porta speranza e culla gli infanti. Quello travolgente della Madre, che è carnale, vivo e a volte terrificante. Quello misericordioso dell'Anziana"oh, sì, se non ci si lascia annientare dalle ombre anche questo volto può donare amore." Ora lo sguardo dell'ancella si fa più vivo ed attento ha davanti una futura figlia del Tempio? E se così dovesse essere, un volto la chiamerà mai? La luce, il fuoco, o le ombre l'avvolgeranno, in futuro? Non è lei a dover dare risposte simili, non è lei a dover decidere. e se siamo qui è anche perché il nostro volere ha un suo peso, perché nessuna donna verrà scelta dalla Dea per servire al Tempio, se non sarà lei per prima a chiederlo.
EILEIN Giardini Interni/Sacra Torcia] Sorride alle sue spiegazioni annuendo ad ogni singola parola, ogni singola questione lei l'ha gia vista e vissuta e di certo si sente attratta maggiormente da qualcosa, forse porprio dal luogo pieno di fiori e piante che richiama di più la sua natura di donna con alle spalle una più che lunga esperienza di vita e che ora si sente rinascere e ha solo voglia di vivere non aggiunge altro alle sue parole ma sottolinea solamente un concetto che lei sta ribadendo, una cosa che lei ha fatto {si è vero.. e io l'ho fatto Arshal.. ho riflettuto, ho pregato e ho lasciato la mia domanda alla Dea } gira appena gli occhi come se avesse detto qualcosa che non doveva essere detto anche se era una risposta naturale alla sua frase.. aperta.
ARSHAL [Giardini Interni/Torcia] speranze e desideri...non sono ben visibili sul volto dell'aspirante? E non li ha visti, lei, sul volto di molte altre? Donne, fanciulle, elfe, umane, mezze, bambine e molte altre...e non ha provato tutto questo, nel nascondiglio sicuro del suo cuore? [Skill Empatia, liv 1] Sorride e lascia che s'estendano pochi attimi di silenzio, prima della sua risposta ''Lo so. Ognuna di noi deve affrontare percorsi diversi. V'è chi viene acolta nel giro di pochi giorni, chi attende diverse lune e chi non avrà mai una risposta positiva...ma una cosa è certa: una risposta arriva sempre, perché la Dea non tiene in sospeso i suoi figlie e non bloccherebbe la loro strada, se questa dovesse essere lontana dal Tempio. Nè impedirebbe loro di migliorarsi e tentare una seconda volta.''
EILEIN [Giardini Interni/Sacra Torcia] {Lo sapete già quindi?} sente battere il cuore per un istante più forte, come se sentisse schiudere il primo passo verso la nuova vita anche se non sa ancora quale sarà in effetti li con loro? Altrove? Solo la Dea lo sa nessun altro in effetti. {Lo so} dice lei a sua volta guardandola stavolta con fare deciso { devo attendere e basta non c'è altro da fare, continuerò a lavorare e meditare come ho sempre fatto in attesa di quand'ella mi parlerà} si nota il tono sereno e non arrendevole, Poi dopo poco si alza stiracchiandosi {Se non vi dispiace ora mi ritirerei nelle mie stanze, vi ringrazio immensamente per la serata.. sono sempre preziose le vostre parole come quelle delle vostre sorelle} sorride porgendole poi la mano { Vi accompagno se volete e se vi sentite troppo stanca} Attederebbe quindi il suo fare prima di allontarsi, con o senza di lei, per la notte. {exit}
ARSHAL [Giardini Interni/Torcia] gli occhi chiari si muovono sull'immagine della mezzelfa: determinazione, forza...questa potrebbe essere una creatura che le ombre della Dea potrebbe non inghiottire facilmente e che le fiamme, forse, non consumeranno in fretta...forse, sì, ma non aveva pensato lo stesso di Callista, o Krysliin? E non è stato tutto il contrario? Osserva la postura di Eilein e la sua sicurezza, senza poter evitare d'apprezzarla, anche se sa che soltanto la Triade potrà decidere se l'altra sarà sua sorella e se sarà la Madre chiamarla, in futuro. [Skill Empatia, liv 1] Eppure non parla più della richiest dell'aspirante e le labbra s'aprono solo per aggiungere ''No, vi ringrazio, io rimarrò io.'' vuole riposare e non trova luogo migliore di quello: davanti alle fiamme di Cerridwen, scaldata da esse e da quel manto scarlatto. ''Spero che le fiamme della Madre vi mostrino presto quale sarà la vostra strada.'' un ultimo sorriso, poi la osserverebbe allontanarsi ''Madre Guerriera, veglia su di lei.'' sussura in fine, o meglio, muove le labbra, senza che le parole escano realmente nell'aria dolce. Infine si rannicchierebbe a terra, esausta, circondata dalla distruzione caotica di quella natura ferita.